Il senso di accoglienza e apertura è vivo anche qui. L’obiettivo di far sentire a casa i propri ospiti garantendo loro la massima autonomia si concretizza nelle diverse opzioni per la colazione grazie al cucinino a scomparsa presente in ogni camera. Gli ospiti della Settima A infatti possono prepararsi la colazione autonomamente o richiedere di usufruire del buffet presso la Sala Comune della Residenza Le 6A.
Tutte le camere dispongono di:
- bagno privato
- televisore con digitale terrestre
- accesso WI-FI
- aria condizionata
- phon
- angolo cucina a scomparsa dotato di piano cottura, lavello, frigo, microonde, bollitore, macchina da caffè, tostapane; la cucina è accessoriata e rifornita con prodotti base (sale, zucchero, olio, aceto, caffè, tè, tisane)
- pulizia giornaliera
La Settima A
I nostri studio dedicati a James Joyce
Anna Livia, la nostra settima A, è il collegamento tra Italo Svevo e James Joyce.
I due si conoscono nel 1907 quando Joyce diventa insegnante di inglese di Svevo e le affinità intellettuali sfociano in un’amicizia intensa che durerà per tutta la vita. L’autore irlandese entrerà quindi in contatto con la famiglia di Svevo e conoscerà così anche la moglie Livia Veneziani; proprio a lei si ispirerà per creare il personaggio di Anna Livia Plurabelle, protagonista di uno degli episodi del suo ultimo romanzo Finnegans Wake.
Le camere della Settima A sono dedicate a Joyce e prendono i nomi dai romanzi scritti o pubblicati quando l’autore visse a Trieste.
Giacomo
Scritto probabilmente tra il 1912 e il 1914 ma pubblicato postumo negli anni 60, ruota attorno ad una figura femminile sedotta e amata dal protagonista, Giacomo Joyce appunto.
Molti studiosi hanno cercato di individuare a chi si fosse ispirato lo scrittore e probabilmente la figura è un connubio di tre studentesse della borghesia triestina cui Joyce dava lezioni di inglese: Annie Schleimer, Emma Cuzzi e Amalia Popper.
Nora
Il testo teatrale infatti parla di adulterio e probabilmente prende origine dal tentativo di Roberto Prezioso, amico e prodirettore del giornale locale Il Piccolo, di corteggiare Nora Barnacle, compagna di una vita di Joyce.
Stanislaus
Probabilmente Joyce decise di pubblicare questa raccolta solo dopo aver discusso a lungo con il fratello Stanislaus nel corso di una passeggiata in Piazza delle Poste.
Eileen
Nel 1911 Joyce in un’accesa discussione con Nora gettò il manoscritto nel camino acceso e solo il rapido intervento della sorella Eileen, che si era trasferita a Trieste nel 2010, permise di salvarlo dalle fiamme.
Sinico
La città di Trieste non ha grande influenza su questi racconti tranne che per l’utilizzo del nome Sinico, preso da Francesco Sinico da cui Joyce prese lezioni di canto tra il 1905 e il 1906.