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Sebatiao Salgado Amazonia

Il Salone degli incanti di Trieste ospita la mostra di uno dei più grandi fotografi contemporanei: fino al 13 ottobre sarà possibile visitare la mostra Amazônia di Sebastião Salgado che con le sue 200 fotografie vuole far immergere il visitatore nella foresta e scoprire le culture dei popoli che la abitano.

La mostra è curata da Lélia Wanick Salgado che con il suo lavoro ha ricreato un ambiente dove il visitatore può sentirsi all’interno della foresta per riconoscerne la bellezza e il valore della sua preservazione. I paesaggi dell’Amazonia sono i protagonisti della prima parte del percorso mentre nella seconda l’attenzione si sposta sui 12 gruppi indigeni con 100 fotografie e interviste video ai capi dei diversi gruppi.

Ad arricchire questa esperienza unica, la traccia audio appositamente composta dal musicista francese Jean-Michel Jarre che riproduce i suoni della foresta così come voci e canti degli indigeni che ha ritrovato negli archivi sonori del Museo di Etnografia di Ginevra.

Visita gratuitamente la mostra di Salgado

Fino al 13 ottobre se fai una prenotazione diretta di almeno due notti presso la nostra struttura e alla stessa prenotazione aggiungi la FVGcard ricevi l’ingresso gratuito alla mostra Amazonia. Inoltre, con FVG Card hai l’ingresso gratuito o ridotto a musei, castelli, chiese, grotte, visite guidate nonché notevoli sconti su esperienze, degustazioni e mezzi di trasporto locali!

Guarda prezzi e disponibilità

Residenza LE 6 A Trieste

Le 6 A – Le camere B&B

Ogni camera del nostro b&b ha un nome di donna che inizia per A: Annetta, Amalia, Angiolina, Ada, Alberta e Augusta. Sono i nomi delle protagoniste dei romanzi dello scrittore triestino Italo Svevo.
Camere b&b con angolo cottura

La Settima A- gli studio

Anna Livia, la nostra Settima A, è la protagonista di uno degli episodi di Finnegans Wake, l’ultimo romanzo di Joyce. L’autore si ispirò a Livia Veneziani, moglie di Italo Svevo. Giacomo, Nora, Stanislaus, Eileen, Sinico: ogni camera è un piccolo studio con angolo cottura e riconduce agli scritti di Joyce quando viveva a Trieste.