Relativamente poco conosciuto, il Museo Sartorio è uno dei musei più ricchi di esposizioni della nostra città, oggi vogliamo mettere in risalto cosa conserva nelle sue stanze.
Dimora storica
Elegante villa borghese dell’Ottocento, è divenuta “casa museo” nel 1947 grazie al lascito testamentario di Anna Segrè Sartorio, ultima erede. La villa è arredata con mobili e quadri di pregio che assieme alle porcellane sono esposti per rivivere una dimora storica dell’alta società triestina del 1800.
Il civico museo Sartorio
Visitando il museo, completamente ristrutturato nel 2006, è possibile ammirare negli arredi, nelle opere d’arte e negli oggetti di uso quotidiano, la convivenza degli stili Impero e Biedermeier, sino al revival storico, neorococò e neogotico.
Saloni da ballo e da caccia, biblioteche, salottini di musica, saloni da pranzo con tavole apparecchiate di preziosi argenti e ceramiche offrono una visione completa dei diversi stili in voga nell’800. A queste sale si accostano la cappella con gli oggetti sacri e la cucina con gli arredi originali e la collezione di rami.
Nei sotterranei della Villa sono stati scoperti i resti di una domus romana databile al IdC. Annessi alla villa, nell’ex-scuderia, troviamo la Quadreria “Laura Ruaro Loseri” con i dipinti delle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte e la Gipsoteca-Gliptoteca.
Tiepolo, la collezione dei disegni
I Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste possiedono una delle collezioni di disegni tiepoleschi tra le più importanti al mondo sia per il considerevole numero di pezzi, sia perché coprendono tutto l’arco cronologico dell’arte di Giambattista Tiepolo e si configura come un punto fermo per lo studio dell’opera del maestro. La collezione è stata acquistata dal barone Giuseppe Sartorio nel 1893 e riunisce 254 fogli, di cui venticinque sono disegnati su tutti e due i lati, per cui il numero dei disegni è di 279.
Nelle sale del secondo piano del Museo Sartorio è possibile ammirare i disegni che vengono esposti a rotazione.
Trittico di Santa Chiara
Oltre alla collezione del Tiepolo, concludiamo con una delle opere più apprezzate che troviamo al Museo Sartorio: il Trittico di Santa Chiara. Testimonianza della pittura veneziana della prima metà del Trecento è formata da una tavola centrale e due portelle laterali.